Lavori / Architettura

Istituto Comprensivo Scolastico in Via Carlo Amalfi


Il concept parte dall’idea che la scuola si apra alla città e la città entri nella scuola, da ciò prima ancora di pensare ai volumi si è pensato ai vuoti, agli spazi aperti che mettono in relazione il costruito con il complesso circostante esistente e precisamente ad un vuoto in ingresso che abbiamo chiamato “PIAZZA DELL’ACCOGLIENZA” che permette l’interscambio tra interno e esterno, dove il quartiere incontra la scuola e la scuola si presenta alla comunità con una apertura (la piazza), leggermente trapezoidale luogo di scambio culturale, luogo ludico, aperto ma chiuso su tre lati per dare sicurezza a chi sa che sta per entrare in una scuola che rappresenta l’estensione della famiglia , dove starà bene come a casa e dove alimenterà il suo sapere giorno dopo giorno, anno dopo anno. L’altro vuoto di relazione, la “PIAZZA DELLO SCAMBIO”, lo troviamo a sud /est alla fine del plesso amministrativo dove un patio semi aperto verso la vegetazione ad agrumi definisce l’innesto tra ingresso a sud , mensa e la scala di risalita dal parcheggio. Questo ulteriore spazio aperto definisce il rapporto con la natura che si insinua all’interno della scuola, che diventa luogo di attesa per i ragazzi quando la mattina devono entrare nella hall, provenienti dal parcheggio. Nello stesso tempo la presenza degli agrumeti diventa un piacevole sfondo panoramico naturale da osservare mentre si è seduti a mensa. Si rafforza in ogni punto della scuola il rapporto con il contesto poco urbanizzato e molto naturalistico favorendo l’interesse per la natura del luogo. Infine    “LA PIAZZA DELLA RIFLESSIONE”, l’ultimo vuoto che contraddistingue la scuola, che scava questo volume che plasmato si è trasformato in una macchina di relazioni, dove la natura entra con semplicità a riempire spazi, a colmare “vuoti”, a dare riposo, ombra e tranquillità. Infatti è qui che lungo l’asse nord/sud collegando i due plessi delle aule si inserisce la biblioteca, con le sue vetrate continue si affaccia e si apre all’interno del patio, dove i ragazzi possono leggere, riflettere seduti su di una panca all’ombra di un noce o limone autoctono. Questo spazio è il giusto equilibrio tra natura e artificio, pavimentazione e prato, alberi che si alternano a quinconce e portano il parco/verde dentro l’edificio. In questo modo tutte le aule rivolte a sud si relazionano con la natura esistente e progettata, allontanandosi dalla strada principale e dalla linea ferrata della circumvesuviana. Mentre i connettivi a nord,la palestra, la sala polivalente e la hall proteggono i luoghi della didattica del piano terra e primo piano. Tutte le 24 aule si relazionano con gli agrumeti che diventano l’oggetto di studio per i laboratori naturalistici, che alternano le varie classi nella gestione di alcune porzioni di alberi. Ogni classe si fa carico di gestire un albero o gruppi di alberi in una sorta di laboratorio sperimentale all’aria aperta. La conoscenza delle proprie ricchezze naturali aumenta il senso di appartenenza a quel luogo, e aumenta il desiderio di starci bene e viverlo a pieno ogni giorno.

 
Data:
Giugno  2013

Tipologia incarico:
concorso di progettazione

Team:
Progettazione architettonica: Pasquale Raffa, Arch. Francesco Scardaccione (capogruppo), Arch. Paola Abbonandi, Arch. Ilario Kuluridis
Progettazione impiantistica: GBidello Engineering
Progettazione strutturale: Ing. Rocco Gravinese

Localizzazione:
Piano di Sorrento – Napoli – Italia

Stato:
progetto preliminare







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